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Diversamente uniformato

Nasce in un improbabile parto creativo verso la fine degli anni '80 sul banco in un'aula di un istituto tecnico per l'industria e l'artigianato. Si presenta la prima volta sulle pagine di un'agenda, tra il promemoria di un compito in classe e una lista di cose da comprare.

 

Inizialmente la sua funzione ebbe uno scopo puramente autocatartico, in relazione alle ingiustizie e ai metodi didattici discriminatori adottati al tempo da insegnanti poco qualificati.                   Nei decenni successivi, grazie ad un profondo atto di accettazione da parte del suo autore, egli è diventato il testimone silente e spaesato delle gesta degenerate dell'uomo contemporaneo.

 

Il puro atto creativo si fa UOMO e si veste di quelle qualità utili ad essere riconoscibile come tale; tutto il passato è dimenticato e si fonde con un futuro che assume il suo vero significato nel surreale senso di vuoto lasciato dalle vicende mondane.          Mr Kill approda amabilmente tra le rassicuranti griglie di una storia a fumetti in aggraziata sospensione tra  il BIANCO e il NERO del peccato e della virtù, tra il candore della sincerità e l'umore indisposto di chi ha il sospetto di essere stato imbrogliato, truffato, derubato.

Implacabilmente maldisposto nei confronti di ogni manifestazione dell'autorità, soprattutto quando essa è sbandierata nella sua becera prepotenza, muove la sua perplessa ma ferma andatura laddove un'affilata considerazione potrà  forse suscitare una riflessione.

 

...lo si potrà semmai incontrare spaesato, all'edicola, che acquista il giornale,  oppure trasognato che guarda dal finestrino di un bus, lo si potrà vedere che discute infuriato con un rappresentante del comune o mentre accarezza mitemente un gatto...         

 

                          ...in ogni individuo che faccia trapelare da dietro la maschera  arcigna, tipico travestimento di questa contemporaneità, un antico ricordo di "aspirante umano"...lì c'è Mr Kill.

 

                                                                                                Steve Magnani

 

 

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